Sviluppo dell’effettivo Rotary-Rotaract – intervista con Patric Howald

domenica 7 agosto 2022

Janine Keller

Il Rotary International dedica il mese di agosto al tema dello sviluppo dell’effettivo. Questo fattore è oltremodo vitale per il successo della nostra organizzazione. Già lo scorso anno abbiamo dato un’occhiata allo sviluppo numerico dei soci del nostro distretto, che potete rivedere: e in seguito alle possibilità per incrementare gli associati ai Club. Sulla scia di questo discorso cambiamo prospettiva e ci concentriamo sul migliore e ideale bacino per la crescita del Rotary: il Rotaract. Patric Howald, portavoce del Rotaract nel distretto 1980, ci spiega cosa i Rotaractiani si aspettano dal Rotary.

Nell’intervista dell’anno scorso facevi riferimento alla collaborazione Rotary-Rotaract, con particolare riferimento al tema della crescita dell’organico rotariano. Puoi sviluppare questo contesto?

Negli ultimi anni la funzione del Rotaract è stata sovente vista come una sorta di “spalla del Rotary”. Talvolta in occasione di grandi eventi rotariani i rotaractiani sono stati ingaggiati con la funzione di meri aiutanti. Fermo restando che ciò rientra comunque nello spirito dell’aiuto, il rotaractiano non è stimolato verso una futura appartenenza al Rotary. In occasione dei -citati- grandi eventi un contatto attivo con i Rotaractiani si impone.

Patric Howald, socio del Rotaract Club di Soletta e rappresentante distrettuale Rotaract nel Distretto 1980

Cito un esempio: nei Rotary della Gran Bretagna l’età media dei soci va oltre i 70 anni: con questo campanello di allarme i Clubs hanno realizzato che, come futuri candidati, i Rotaractiani rappresentano un’imperdibile opportunità di ricambio generazionale. Il promovimento e la ricerca di nuove leve è in ogni modo un tema ricorrente. I Rotaractiani dovrebbero essere a conoscenza dei programmi rotariani condividendo reciprocamente idee e pareri. Sono quindi convinto che la collaborazione fra Rotary e Rotaract debba puntare verso un comune obiettivo, ossia il “service” sociale. Ritengo che in questo ambito la differenza di età non giochi alcun ruolo. Qualche Rotary Club dovrebbe inoltre capire che un cambio di passo è urgente e necessario.

Per quale motivo si diventa Rotaractiani?

Per restituire qualcosa alla società e per impegnarsi verso una buona causa. In seguito, anche per sviluppare una rete di buoni contatti: questo è pure un fattore importante.

Cosa apprezzano in particolare i Rotaractiani nella vita di Club?

Dallo status di socio nascono amicizie e contatti che possono durare nel tempo.

>h2>Cosa si aspettano le Rotaractiane e i Rotaractiani dal Rotary?

Dal mio punto di vista penso che la qualifica di pluriennale appartenenza al Rotaract rappresenti un valore dal punto di vista rotariano. Le nuove leve si sentiranno così accettati e allo stesso livello dei rotariani. Tuttavia, lo sviluppo della propria rete di contatti non deve costituire un obiettivo primario: ciò che conta maggiormente è che in prospettiva i Rotaractiani vogliono impegnarsi per la diffusione del benessere nella società.

Cosa vorresti per il futuro dei Rotary / Rotaract?

Una collaborazione sempre più intensiva, al punto di diventare un ricorrente sottinteso.

Mille grazie caro Patric per il tuo prezioso contributo!